Modulo richiesta aumento potenza
Come Richiedere l’Aumento o la Variazione di Potenza del Contatore di Luce
Cos’è la Potenza del Contatore
La potenza del contatore, espressa in kilowatt (kW), rappresenta la quantità massima di energia elettrica che può essere prelevata contemporaneamente dalla rete. È un parametro fondamentale che determina quanti elettrodomestici e dispositivi elettrici possono funzionare simultaneamente senzachè il contatore “salti”, causando l’interruzione della fornitura. In Italia, la potenza standard per le utenze domestiche è generalmente di 3 kW, sufficiente per le esigenze di base. Tuttavia, con l’aumento degli elettrodomestici, l’installazione di sistemi di climatizzazione, pompe di calore, colonnine di ricarica per auto elettriche e altri dispositivi ad alto consumo, questa potenza può risultare insufficiente.
Quando è Necessario Richiedere l’Aumento di Potenza: Situazioni Tipiche che Richiedono un Aumento
1. Blackout Frequenti per Sovraccarico
Se il contatore scatta frequentemente quando si utilizzano più elettrodomestici insieme (ad esempio lavatrice, forno, climatizzatore e ferro da stiro contemporaneamente), è il segnale più evidente che la potenza disponibile non è sufficiente per le vostre esigenze.
2. Installazione di Nuovi Elettrodomestici ad Alto Consumo
L’acquisto di apparecchi che richiedono molta energia rende necessario un aumento:
• Climatizzatori: specialmente sistemi multi-split o pompe di calore
• Piani cottura a induzione: che possono richiedere da 3 a 7 kW
• Forni elettrici professionali: con consumi elevati
• Scaldabagni elettrici: particolarmente quelli istantanei
• Asciugatrici: che assorbono circa 2-3 kW
3. Installazione di Colonnine di Ricarica per Auto Elettriche
Le wallbox domestiche per la ricarica dei veicoli elettrici richiedono potenze che vanno da 3 kW fino a 7,4 kW o più. In questi casi, un aumento di potenza è quasi sempre indispensabile, portando il contatore almeno a 6 kW.
4. Sistemi di Riscaldamento Elettrico
L’installazione di:
• Pompe di calore per riscaldamento
• Sistemi di riscaldamento elettrico a pavimento
• Radiatori elettrici in più stanze
5. Ampliamento dell’Abitazione
Quando si ristruttura o si amplia l’immobile aggiungendo nuove stanze, bagni o cucine, aumentano anche i consumi e la necessità di maggiore potenza disponibile.6. Attività Lavorative in Casa. Lo smart working o attività professionali domestiche che richiedono l’uso simultaneo di computer,stampanti, server, illuminazione da studio e climatizzazione possono necessitare di più potenza.
7. Impianti Fotovoltaici con Pompa di Calore
Chi installa un impianto fotovoltaico abbinato a pompe di calore o sistemi di accumulo potrebbe aver bisogno di aumentare la potenza per gestire picchi di consumo, specialmente nelle ore serali.
8. Passaggio da Gas a Elettrico (All-Electric)
La scelta di eliminare completamente il gas sostituendo fornelli e riscaldamento con soluzioni elettriche richiede inevitabilmente un significativo aumento di potenza.
Differenza tra Aumento e Variazione di Potenza
È importante distinguere tra:
• Aumento di potenza: incremento della potenza disponibile (ad esempio da 3 kW a 4,5 kW o 6 kW)
• Riduzione di potenza: diminuzione della potenza (da 6 kW a 3 kW), meno comune ma possibile per ridurre i costi fissi
• Variazione di potenza: termine generico che include sia aumenti che riduzioni.
Potenze Disponibili per Utenze Domestiche
Le potenze standard disponibili per le abitazioni in Italia sono:
• 1,5 kW: ormai rara, solo per utenze molto piccole
• 3 kW: la più diffusa, standard per utenze domestiche tradizionali
• 4,5 kW: soluzione intermedia, adatta a famiglie con consumi medio-alti
• 6 kW: per utenze con numerosi elettrodomestici o riscaldamento elettrico
• 10 kW o superiori: per esigenze particolari o piccole attività commerciali
Nota importante: I contatori moderni permettono un margine di tolleranza del 10% per brevi periodi. Ad esempio, con 3 kW contrattualmente disponibili, potete prelevare fino a 3,3 kW per circa 90 minuti consecutivi prima che il contatore interrompa la fornitura.
Procedura per Richiedere l’Aumento di Potenza
Fase 1: Valutazione del Fabbisogno
A. Calcolare il Fabbisogno Reale
Prima di richiedere l’aumento, è utile calcolare quanta potenza serve realmente. Fate un elenco degli elettrodomestici che utilizzate contemporaneamente nelle ore di picco:
Esempio di calcolo:
• Frigorifero: 0,2 kW (sempre acceso)
• Lavatrice: 2 kW
• Piano cottura a induzione: 3,5 kW
• Forno elettrico: 2 kW• Climatizzatore: 1,5 kW
• Illuminazione e altri dispositivi: 0,5 kW
• Totale potenziale: 9,7 kW
In questo caso, considerando che difficilmente tutto funziona al massimo simultaneamente, una potenza di 6 kW potrebbe essere sufficiente con una gestione oculata, mentre 10 kW garantirebbero massima libertà.
B. Verificare la Potenza Attuale
Controllate la potenza attualmente disponibile:
• Sulla bolletta della luce (indicata come “Potenza disponibile” o “Potenza impegnata”)
• Sul contratto di fornitura
• Chiamando il servizio clienti del vostro fornitore
Fase 2: Contattare il Fornitore di Energia
A. Richiedere la Variazione
La richiesta di aumento di potenza va presentata al vostro fornitore di energia elettrica (non al distributore). Potete farlo attraverso Energesi.it
B. Informazioni da Fornire
Al momento della richiesta dovrete comunicare:
• Codice POD (identificativo dell’utenza, trovate in bolletta - inizia con IT)
• Dati anagrafici dell’intestatario del contratto
• Indirizzo dell’utenza
• Potenza attuale e potenza desiderata
• Eventuale motivazione della richiesta
C. Documentazione Necessaria
• Documento d’identità dell’intestatario
• Copia di una bolletta recente
• Per aumenti significativi: certificato di conformità dell’impianto elettrico
Fase 3: Verifica dell’Impianto Interno
Importante: Prima di procedere con l’aumento di potenza, è fondamentale verificare che il vostro impianto elettrico domestico sia adeguato a sostenere la maggiore potenza.
A. Quando è Necessario l’Adeguamento
Se l’impianto è vecchio o non è dimensionato per potenze superiori, potrebbe essere necessario:
• Sostituire il contatore interno o il limitatore di potenza
• Verificare la sezione dei cavi elettrici
• Aggiornare il quadro elettrico e le protezioni (magnetotermici e differenziali)
B. Rivolgersi a un Elettricista
Per aumenti significativi (da 3 kW a 6 kW o più), è consigliabile far verificare l’impianto da un
elettricista qualificato che possa:
• Valutare l’idoneità dell’impianto esistente
• Eseguire eventuali adeguamenti necessari
• Rilasciare il certificato di conformità (DM 37/08) se richiesto
Fase 4: Preventivo e Accettazione
A. Ricezione del Preventivo
Il fornitore e/o Energesi vi invierà un preventivo che include:
• Costo dell’operazione: le tariffe sono regolate da ARERA (Autorità di Regolazione per
Energia Reti e Ambiente)
• Tempi di esecuzione: generalmente 5-7 giorni lavorativi per aumenti semplici
• Eventuali costi di adeguamento del distributore
B. Costi Indicativi (2024)
I costi per la variazione di potenza sono standardizzati:
Per aumenti di potenza:
• Contributo fisso: circa 25-50 euro (costo amministrativo)
• Costo per kW aggiunto: circa 40-70 euro per ogni kW di incremento
• Esempio: passaggio da 3 kW a 6 kW (+3 kW) = circa 25€ + (3 × 60€) = circa 205 euro
Costi aggiuntivi eventuali:
• Se necessario adeguamento del contatore o della rete: fino a 100-150 euro
• Intervento tecnico sul posto: variabile in base al distributore
C. Accettare il Preventivo
Una volta ricevuto e valutato il preventivo:
• Confermate l’accettazione al fornitore
• Procedete con il pagamento secondo le modalità indicate
• Concordate eventualmente la data per l’intervento tecnico (se necessario)
Fase 5: Intervento Tecnico
A. Quando è Necessario l’Intervento sul Posto
Nella maggior parte dei casi con contatori elettronici di nuova generazione, l’aumento di potenza avviene da remoto senza necessità di intervento fisico. Il distributore riprogramma il contatore a distanza.
B. Intervento Fisico
È necessario un intervento sul posto quando:
• Il contatore è vecchio e non gestibile da remoto
• Serve sostituire il contatore con uno di capacità superiore• Bisogna modificare il punto di consegna o la rete di distribuzione
In questi casi:
• Il distributore locale (E-Distribuzione, Areti, ecc.) fissa un appuntamento
• Un tecnico interviene presso l’abitazione
• L’intervento dura generalmente 1-2 ore
• È necessaria la presenza del proprietario o di un delegato
C. Tempi di Realizzazione
• Aumenti da remoto: 5-7 giorni lavorativi dalla richiesta
• Aumenti con intervento fisico: 10-15 giorni lavorativi
• Con lavori sulla rete: fino a 30 giorni
Fase 6: Attivazione e Verifica
A. Conferma di Attivazione
Il fornitore vi comunicherà quando l’aumento di potenza è stato effettivamente attivato. Da quel momento:
• La nuova potenza è disponibile
• In bolletta verrà indicata la nuova potenza impegnata
• Aumenteranno leggermente i costi fissi in bolletta (quota potenza)
B. Verifica Funzionamento
Dopo l’attivazione, verificate che:
• Il contatore non scatti più durante l’uso simultaneo degli elettrodomestici
• Il display del contatore (se accessibile) mostri la nuova potenza massima
• La prima bolletta successiva riporti correttamente la nuova potenza
Impatti in Bolletta dell’Aumento di Potenza. Incremento dei Costi Fissi
L’aumento di potenza comporta un incremento dei costi fissi in bolletta, indipendentemente dal consumo effettivo:
Quota Potenza (costo annuo indicativo):
• 3 kW: circa 20-25 euro/anno
• 4,5 kW: circa 30-35 euro/anno
• 6 kW: circa 45-50 euro/anno
Differenza mensile: passando da 3 kW a 6 kW, la spesa fissa aumenta di circa 2-2,5 euro al mese.
Possibili Vantaggi Economici
Nonostante l’aumento dei costi fissi, si possono ottenere vantaggi:• Niente più interruzioni: evitate il fastidio e i possibili danni agli apparecchi dovuti ai blackout
• Maggiore efficienza: potete utilizzare elettrodomestici più efficienti (come induzione e pompe di calore)
• Risparmio sul gas: se sostituite apparecchi a gas con elettrici più efficienti
• Flessibilità: libertà di usare gli elettrodomestici quando necessario
Quando Considerare una Riduzione di Potenza
In alcuni casi potrebbe essere conveniente ridurre la potenza per risparmiare sui costi fissi:
• Quando i figli lasciano la casa e i consumi si riducono
• Dopo aver sostituito apparecchi vecchi con modelli molto più efficienti
• Se avete aumentato troppo la potenza e non la utilizzate mai pienamente
• Quando cambiano le abitudini di consumo della famiglia
La procedura per la riduzione è identica a quella per l’aumento, ma i costi sono generalmente
inferiori.
Alternative all’Aumento di Potenza
Prima di richiedere l’aumento, valutate queste alternative:
1. Gestione Intelligente dei Carichi
• Evitate di usare elettrodomestici ad alto consumo simultaneamente
• Usate lavatrici e lavastoviglie di notte o in momenti di basso utilizzo
• Distribuite i consumi durante la giornata
2. Sistemi di Gestione dei Carichi
• Installate dispositivi di load management che gestiscono automaticamente la priorità degli
elettrodomestici
• Per le colonnine di ricarica auto, esistono sistemi che modulano la potenza in base alla
disponibilità
3. Ottimizzazione dell’Efficienza Energetica
• Sostituite elettrodomestici vecchi con modelli ad alta efficienza (classe A o superiore)
• Utilizzate illuminazione LED
• Migliorare l’isolamento termico per ridurre il fabbisogno di climatizzazione
4. Sistemi di Accumulo con Fotovoltaico
Se avete un impianto fotovoltaico, un sistema di accumulo può ridurre il prelievo dalla rete nelle ore di picco, limitando la necessità di potenza elevata.Domande Frequenti
Posso richiedere l’aumento se sono in affitto?
Sì, ma è consigliabile informare il proprietario poiché l’aumento comporta maggiori costi fissi. In alcuni contratti di affitto è prevista l’autorizzazione del proprietario per modifiche al contratto di fornitura.
Quanto tempo ci vuole?
Generalmente 5-10 giorni lavorativi per aumenti standard con intervento da remoto.
L’aumento è reversibile?
Sì, potete richiedere in qualsiasi momento una riduzione di potenza seguendo la stessa procedura.
Devo cambiare fornitore? No, l’aumento di potenza si richiede al fornitore attuale. Tuttavia, potete approfittare dell’occasione per valutare offerte più convenienti.
Il contatore deve essere sostituito?
Con i moderni contatori elettronici 2G, generalmente no. La riprogrammazione avviene da remoto.
Solo contatori molto vecchi potrebbero richiedere sostituzione.
Consigli Pratici
1. Valutate Attentamente il Fabbisogno
Non esagerate con l’aumento per non pagare costi fissi inutili, ma non siate troppo conservativi per evitare disagi continui. Un consulto con un elettricista può aiutarvi a dimensionare correttamente.
2. Verificate l’Impianto Prima
Assicuratevi che il vostro impianto interno possa reggere l’aumento, specialmente per passaggi significativi (da 3 a 6 kW o più).
3. Approfittate per Cambiare Offerta
Se dovete comunque richiedere una modifica contrattuale, valutatene anche altre sul mercato che potrebbero essere più convenienti.
4. Considerate il Futuro
Se prevedete ulteriori elettrificazioni (auto elettrica, pompa di calore), potrebbe convenire fare un aumento maggiore subito piuttosto che richiederne due successivi.
5. Documentate Tutto
Conservate le comunicazioni, i preventivi e le conferme di attivazione per eventuali necessità future o contestazioni.
Conclusione
L’aumento di potenza del contatore elettrico è una procedura relativamente semplice e veloce che
può migliorare significativamente la qualità della vita domestica, eliminando gli sgradevoli blackout
e permettendo di utilizzare liberamente tutti gli elettrodomestici necessari. Con l’evoluzione verso
abitazioni sempre più elettrificate, dalle cucine a induzione alle auto elettriche, valutare correttamente il proprio fabbisogno
energetico e adeguare la potenza disponibile diventa sempre più importante.
Seguendo la procedura descritta e valutando attentamente costi e benefici, potrete ottenere l’aumento di potenza nel giro di
pochi giorni, garantendovi la flessibilità energetica necessaria per le esigenze moderne della vostra abitazione.
Invia la richiesta e la documentazione
Documento d’identità dell’intestatario utenza, copia di una bolletta recente.